Dove: via G. Jan 15, 20129
Milano
Quando: dal martedì alla domenica
dalle 10.00 alle 18.00
Nel cuore di Milano, a due passi da Porta
Venezia e dalla fermata della metropolitana Lima, un appartamento in una
bellissima palazzina in stile Liberty custodisce una straordinaria collezione
di arte italiana del XX secolo. L’appartamento fa parte del circolo Case Museo di Milano, che comprende Villa Necchi Campiglio, il Museo Bagatti Valsecchi e
il Museo Poldi Pezzoli.
Marito e moglie, entrambi appassionati
d’arte, ferventi collezionisti e stretti amici di tutti gli artisti di cui
compravano le opere, hanno negli anni accumulato così tanti dipinti da non
lasciare alcuno spazio libero sulle pareti dell’appartamento. Fotografie
d’epoca mostrano che in alcune stanze persino le finestre erano oscurate da
enormi dipinti. Per ragioni di sicurezza e per inevitabili selezioni e scelte
stilistiche pensate per facilitare la fruizione del pubblico, le pareti, pur
apparendo lo stesso cariche di quadri dal pavimento fino al soffitto, sono
state alleggerite di moltissime opere, tanto che delle iniziali duemila oggi ne
sono esposte circa trecento.
E’ impressionante, una volta dentro alle
stanze, rendersi conto di come una palazzina Liberty in fondo simile a tante
altre a Milano, custodisca al suo interno decine di opere della maggior parte
dei grandi nomi dell’arte italiana del ‘900: da Funi, Marussig, Tozzi e Carrà,
a Casorati e Morandi, e ancora da Sironi (a cui è dedicata un’intera stanza)
alle sculture di Arturo Martini, da De Chirico a Fontana e Piero Manzoni.
Visitando le stanze l’impressione non è
solo quella di visitare - occhi fissi sulle pareti - una casa che
sorprendentemente raccoglie in sé tutto il novecento artistico italiano, ma è
anche quella di un viaggio alla scoperta della personalità dei due coniugi che
in essa si identificavano, che credevano così fermamente in ogni loro acquisto
da non vendere mai un pezzo comperato, che erano così immersi nel mondo
artistico a loro contemporaneo da percepire la forza e il potenziale di nuove
forme espressive che allora erano solo gli albori.
Una coppia la cui forza visionaria e la
cui sensibilità artistica si possono cogliere soprattutto a posteriori, quando
camminando in quelle stanze ci si rende conto che i dipinti che i coniugi
avevano comprato da artisti giovani e ancora poco noti, sono in realtà oggi i
famosissimi e iperquotati Fontana, Sironi, Manzoni, De Chirico, Carrà, Morandi.
Una visita alla Casa-Museo Boschi Di
Stefano è un inizio piacevole, rassicurante ma assolutamente interessante per
il nostro viaggio nell’arte contemporanea a Milano. Un prima tappa perfetta
perché capace di conciliare le opere delle avanguardie italiane con
un’atmosfera accogliente e protettiva, ben lontana dallo spaesamento che a
volte provocano alcune mostre di arte contemporanea. Con la Casa Boschi Di
Stefano, dopotutto, siamo ancora nelle acque tiepide di un vicino passato.
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